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L’immagine della Madonna posta sull’altar maggiore
1670, 26 febbraio
Senato, Deliberazioni, Terra, reg. 179, c. 396
La costruzione della chiesa del Longhena si protrasse però per molti decenni. Il 21 novembre 1670, l’icona della Madonna Mesopanditissa (mediatrice di pace), portata da Candia dalle forze di Francesco Morosini che si erano appena ritirate dall’isola, venne collocata sull’altare maggiore, com’era stato stabilito dal Senato: «Il quadro poi della beata Vergine intitolata di San Tito, come effiggie di particolar divotione e veneratione insieme, dovrà esser riposta sopra l’altar maggiore della chiesa nostra della Salute, ove dovrà esser con pompa e forma decorosa portata il giorno della Presentatione della beata Vergine per esser il giorno medemo da sua serenità e dal Senato venerata, et ivi lasciata a splendore di quella chiesa votiva». È l’immagine alla quale ancora oggi i veneziani di ogni età, varcando tuttora il ponte votivo provvisorio sul Canal Grande, si recano in pellegrinaggio il giorno della Salute.
AP
Biblio.: Niero 1971; Langé, Piana 2006, pp. 104-164.
