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Antiche località lagunari: Malamocco
Sec. XVII
Mappa della Laguna dalla Valle del Cornio all’isola di Poveglia con rappresentazione degli abitati di Malamocco, Pellestrina, Chioggia e isole minori (Poveglia, Valle Grande, Bevarera, Valle di Pozzo, Magrea, Sette Morti, Cauco Grosso). Particolare.
Disegno, 1780 x 620 mm
Miscellanea mappe, dis. 919
Malamocco, località del Dogado di antica fondazione (Metamauco), fu tra i secoli VIII e IX sede dogale e fino al secolo XII anche episcopale. In seguito, però, venne probabilmente danneggiata o distrutta, secondo quanto riportano le cronache, da una potente mareggiata, e fu riedificata in posizione più sicura nella litoranea isola del Lido; si ridusse dunque progressivamente d’importanza, sicché nel XVIII secolo sussisteva ormai solo come piccola podesteria, compresa nella diocesi di Chioggia (nella quale si mantenne fino al 1919) e «governata in civile e criminale da un nobile veneto eletto dal Maggior consiglio».
Gli abitanti erano poco più di un migliaio, in buona parte orticoltori o «remurchianti», cioè occupati nel traino dei bastimenti che entravano in porto. In una cappella che sorgeva presso il mare si custodiva una «miracolosa immagine della Madonna di Malamocco, detta del Zocco», fatta oggetto della devozione dei naviganti perché, secondo la leggenda, ritrovata in un ciocco di legno portato dalle acque. Nella chiesetta, officiata da un cappellano appositamente eletto e remunerato dalla Comunità, le pareti intorno all’altare erano difatti interamente occupate dai tanti ex-voto dei marinai.
L’abitato fu fatto oggetto di diverse trasformazioni fra XVII e XX secolo: dapprima sorgeva in una sorta di penisola, interamente circondata dalle acque lagunari e divisa in due da un canale interno; modificò progressivamente assetto grazie al versamento dei fanghi provenienti dallo scavo dei canali veneziani e di quelli di navigazione e ai continui imbonimenti che ne conseguirono. Nell’Ottocento, massicci interventi comportarono poi l’interramento del canale centrale e la creazione di un vasto piazzale davanti al borgo, che in precedenza si affacciava direttamente sulla Laguna; sullo stesso corre oggi l’arteria che congiunge gli Alberoni alle zone centrali del Lido.
AP
Biblio.: Contarini 1745, pp. 36-38; De Biasi 1984; Milani Vianello 1996, pp. 185-210; Malamocco 2008.