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I provvedimenti della Repubblica per tutelare l'arte. La figura di Antonio Maria Zanetti
Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de’ veneziani maestri
1792, In Venezia, nella stamperia di Giacomo Storti a S. Salvatore
Edizione seconda, 2 volumi, 24° lungo
Biblioteca, L 69.1-2
Gli storici dell’arte e del diritto non esitano ad affermare che la pagina più alta in campo tutelare raggiunta nel Secolo dei Lumi è costituita dai provvedimenti attuati dalla Repubblica Veneta con l’istituzione di organismi tecnico-consultivi come quello deliberato nel 1773: in quell’anno Antonio Maria Zanetti, incisore dilettante, critico e conservatore della Biblioteca Marciana, venne difatti incaricato di effettuare un censimento completo delle opere d’arte mobili e di redigere un inventario, al quale le autorità veneziane attribuirono subito la natura di atto di pubblica competenza, con precisa validità giuridica.
La nomina a ispettore alle pubbliche pitture rappresentò per Zanetti il riconoscimento di un lungo lavoro di analisi critica del patrimonio veneziano avviato già nel 1733 con la pubblicazione di una prima guida pittorica dal titolo Descrizione di tutte le pubbliche pitture della città di Venezia e isole circonvicine: si trattava di un rifacimento dell’opera del pittore e incisore Marco Boschini, Le minere della pittura, data alle stampe nel 1664 e riedita nel 1674 col titolo Le ricche Minere della Pittura veneziana.
Il primo catalogo di Zanetti, dopo un proemio dedicato alla storia della pittura veneziana e un compendio delle vite dei più ragguardevoli pittori, elenca, distinguendole nei sestieri della città, le pitture conservate in chiese, cappelle, scuole, fondachi e palazzi pubblici, il tutto corredato di tavole riassuntive dei luoghi del sestiere o recanti nomi, cognomi e patria dei pittori citati nell’opera con l’indicazione delle sedi in cui erano conservate le loro opere.
Quasi quarant’anni dopo, nel 1771, Zanetti pubblica una più ampia trattazione dal titolo Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri. Qui l’autore aggiunge, all’ordinamento topografico per edificio, un criterio cronologico e organizza storicamente la trattazione nei cinque libri che compongono l’opera.
SA
Biblio.: Condemi 1987, pp. 101-104; Piva 2014, pp. 86-87, 97-98.