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Deliberazione del Senato circa la creazione di un laboratorio pubblico di restauro
1778, 3 settembre
Senato, Deliberazioni, Terra, reg. 395, cc. 201r-202r
Dopo la morte di Zanetti, il 27 novembre 1778 gli succedette nella carica il pittore Giovanni Battista Mengardi. Pochi giorni prima, il 3 settembre 1778, il Senato aveva deliberato la creazione di un laboratorio pubblico di restauro, all’interno del refettorio del convento veneziano dei Santi Giovanni e Paolo. La responsabilità di questa nuova istituzione, nota per l’adozione di criteri e di attrezzature tecniche estremamente moderne e sofisticate, fu affidata al presidente del collegio dei pittori, Pietro Edwards. Si può dire che con tale innovazione l’originaria carica di Zanetti venne sdoppiata, e, mentre Edwards mantenne l’ufficio di «ispettore al ristauro generale delle pubbliche pitture», il Mengardi fu nominato «ispettore sopra li quadri delli pittori più insigni esistenti nelle chiese, scuole, conventi e monasteri della Dominante ed isole circonvicine». Il Mengardi ebbe il compito di occuparsi, per lo più, dei quadri conservati in chiese e luoghi sacri, su istanza dei religiosi, su segnalazione di privati, ancora, o su iniziativa personale. Alla scomparsa di Mengardi, il 23 aprile 1796 fu nominato ispettore il pittore Francesco Fedeli, detto il Maggiotto. Dopo la fine della Repubblica Serenissima Maggiotto fu confermato nella carica ancora nel 1798 dalla Municipalità provvisoria di Venezia insieme col figlio Domenico, anch'egli pittore. L’ufficio fu formalmente mantenuto in vita nel successivo ventennio, fino a quando il 13 gennaio 1818 il Governo veneto stabilì la costituzione, nelle varie delegazioni provinciali, di commissioni per la conservazione e la custodia degli oggetti d’arte preziosi esistenti nelle chiese e pubblici stabilimenti.
SA
Biblio.: Emiliani 1978, pp. 146-147; Condemi 1987, pp. 110-111


